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VOLEVO NASCONDERMI di GIORGIO DIRITTI, Intervista a PAOLA LAVINI

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Si diventa più bravi a recitare con i bravi”

Esce il 4 marzo nelle sale italiane Volevo Nascondermi per la regia di Giorgio Diritti, il film che ha valso a Elio Germano l’Orso d’argento al miglior attore protagonista al 70esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Nel film anche l’attrice Paola Lavini, che recita accanto a Germano nel ruolo di Pina, una bella e sensuale donna emiliana che si avvicina al pittore Antonio Ligabue per mero interesse.

Abbiamo scambiato con Paola Lavini due chiacchiere sul film.

Volevo Nascondermi esce finalmente in Italia dopo essere stato presentato in anteprima mondiale alla 70esima Berlinale. Ci racconti come è stato accolto il film a Berlino e se ti aspettavi questa vittoria? 

Il film è stato accolto benissimo, sia dal pubblico con lunghi e calorosi applausi che dalla stampa presente che gli ha dedicato l’attenzione che si meritava. Ho visto anche qualche lacrima in platea, è un film che ha colpito. Sulla vittoria...beh, Elio Germano è un numero uno. Ligabue è un personaggio pazzesco da raccontare e da rappresentare, quindi sin dall’inizio speravo che qualcosa il film lo portasse a casa.

Nel film interpreti Pina, una donna che si avvicina ad Antonio Ligabue ed instaura con lui una relazione particolare. Che donna è Pina e cosa c’è del tuo essere emiliana in lei? 

Pina è un bella donna, affascinante,  una tipica bellezza emiliana d'altri tempi. Direi anche una donna libera e spavalda nei modi e nella mente, come lo sono molte donne emiliane che conosco. Io per prima.

Qual è stato l’aspetto più difficile e quale il più gratificante nell’interpretare questo film? 

Il difficile è stato rapportarsi con la bravura di Elio Germano, confrontarsi con lui come attore, ma allo stesso tempo anche il più gratificante: una sfida che ho amato e che amo sempre. Si diventa più bravi a recitare con i bravi.

Come ti sei trovata a lavorare con il regista Giorgio Diritti? 

10LocandinaligabueMolto bene, in sintonia, sin dal provino. Amo la cinematografia di Diritti, la sua verità, la sua poesia, i suoi silenzi... così pieni, anche quando dirige.

Quali sono gli elementi più importanti di questo film pensando ad un pubblico di riferimento internazionale? 

Il film attraversa la vita di Antonio Ligabue, pittore nostrano che non credo sia sufficientemente conosciuto e studiato - in primis da noi italiani - come meriterebbe. Quindi il film lo fa conoscere, lo eleva, dà voce ad un uomo che riusciva a parlare in maniera più profonda con la natura e con gli animali che con gli esseri umani. Un uomo che riesce a sublimare la sua vita attraverso i suoi dipinti, a trovare una via di uscita, che ce la fa, nonostante tutte le sue problematiche fisiche ed esistenziali.  Inoltre questo il film ha il merito di 'Illuminare' e fare conoscere la pianura padana nella sua bellezza, nei colori dei campi ma anche delle persone e dei loro modi autentici, del loro dialetto. Dei loro volti.

Sei stata diretta da numerosi e importanti registi italiani di fama internazionale, c’è qualcuno o qualcuna con cui ancora non hai lavorato e per cui nutri il desiderio di condividere un’esperienza di set? 

Tanti. Bellocchio, che ho finora solo sfiorato. Un bel ruolo con Pupi Avati. Crialese, Ozpetek, Garrone, Sorrentino, i fratelli D'Innocenzo, Matteo Rovere, Claudio Giovannesi, Jonas Carpignano… e tanti altri!
Tra le donne, Roberta Torre, Paola Randi ma anche Nunzia De Stefano di cui ho visto l'esordio, Francesca Archibugi, Susanna Nicchiarelli, Caterina Carone …e molte altre.

Stai lavorando a qualche altro progetto filmico? 

Ho appena finito di girare 'Anima bella' opera seconda di Dario Albertini e ho avuto l’onore di recitare accanto a Claudia Cardinale nel film di prossima uscita ‘L’Isola del perdono’ del regista tunisino Ridha Behi.