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Successo per l’Accademia Tiberina e la consorella Unione della Legion d’Oro

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Lo scorso 27 aprile l’Associazione Accademia Tiberina già Pontificia, ha posto le fondamenta per una nuova rinascita culturale, umanistica e spirituale promuovendo la FONDAZIONE ACCADEMIA TIBERINA e celebrando l’apertura del suo 206° Anno Accademico. 

"E' stata una giornata di fondamentale importanza per tutti gli Accademici chiamati ad acclarare questo evento che pone un deciso svolta al nostro sodalizio accademico" - ha dichiarato il Presidente Franco Antonio Pinardi.

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Il Presidente e il Consiglio Accademico hanno deciso di intraprendere la strada della Fondazione per tutelare e dare maggior continuità all'importante patrimonio storico e artistico dell'Accademia. 

Un ricco programma ha atteso i partecipanti per tutta la giornata, che si è aperta nello scenario dell'Accademia della Storia dell'Arte Sanitaria a Via Lungotevere in Sassia, vicino San Pietro nell'Urbe. Una prima parte della mattinata ha trattato "La creazione nel mondo fisico - Gerusalemme" , mentre la restante parte della mattinata si è occupata del tema  "L’evoluzione del libero pensiero tra etica- bioetica e genetica – Atene". A parlare eminenti Professori di fama internazionale. Tra gli intervenuti anche un volto televisivo ben noto, come lo psichiatra e criminologo Prof. Alessandro Meluzzi, nella lista dei prestigiosi Accademici nominati in giornata. 

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Intenso l'ordine del giorno, che ha avuto come momento culturale significativo l'incontro con il noto sceneggiatore, regista e scrittore romano Marco Tullio Barboni: un momento (coordinato da Lisa Bernardini Presidente dell'Occhio dell'Arte)  che ha visto anche la  proiezione del cortometraggio ”Il grande forse” diretto dallo stesso Barboni ed interpretato da Philippe Leroy e Roberto Andreucci, con la Fotografia di Maurizio Calvesi e con le Musiche di Franco Micalizzi.

Marco Tullio Barboni appartiene ad una illustre famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore. Lo zio Leonida è stato un magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani; il padre Enzo, prima operatore alla macchina poi direttore della fotografia ed infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher, ha legato gran parte della sua fama a film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone dei fagioli western. 

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Nelle intenzioni della giornata, la presenza del Barboni ha costituito un ampliamento dello spettro di interesse dell'Accademia con un nuovo segmento artistico e culturale, dove cinema e letteratura si sono incontrate e hanno dato vita ad un dialogo meraviglioso e magico, come descritto nel libro oggetto dell'incontro dal titolo "A spasso con il mago. Merlino e io", edito dalla Viola Editrice e che ha ricevuto  svariati riconoscimenti tra cui il Premio  Speciale della Giuria al Pegasus Literary Awards Città di Cattolica.

A questo libro Marco Tullio Barboni tiene moltissimo perché prosegue idealmente dal punto di vista letterario - in qualche modo - la storia cinematografica del corto "Il Grande Forse", dove il protagonista animale della pellicola è il medesimo del libro "A spasso con il mago":  l'amato cane Merlino oggi scomparso.  

Si  è poi entrati nel vivo dell'apertura del  206° Anno dell’Accademia Tiberina con conferimento, ai numerosi e prestigiosi neo Accademici, degli attestati, delle pergamene e dei segni distintivi secondo le classi assegnate dal Consiglio Accademico. Premiate svariate eccellenze italiane ed internazionali.

La giornata si è conclusa all'Hotel Quirinale in via Nazionale: prima un aperitivo di benvenuto e poi una cena di gala presso il salone delle cerimonie.