"SECONDO NATURA", DI SVEVA SAGRAMOLA, CI AIUTA A VIVERE MEGLIO
- LA CONDUTTRICE DI GEO & GEO AL TIMONE DI UN NUOVO PROGRAMMA TV -
di Enrico Stella“Finalmente è uscito il mio libro! Che emozione grandissima ieri, passare in libreria e vederlo tra le novità. Per me, che sono un’amante della lettura e che considero i libri importantissimi, è stata una cosa che mi ha riempita di orgoglio”. Con queste parole, di schietta semplicità, Sveva Sagramola ha annunciato agli amici del suo blog la pubblicazione del volume “Secondo natura”, scritto durante la gravidanza e l’allattamento di Petra, la figlia fortemente desiderata. La maternità ha rappresentato per Sveva una fonte di nuova energia in una fase di vita serena e ricca di belle sorprese, anche nel lavoro. Mai, come in questo periodo, per proteggere la bambina e se stessa, la conduttrice di Geo & geo ha sentito il bisogno di avvicinarsi alla natura con cui aveva avuto sempre un rapporto privilegiato; le sue esperienze sono raccolte nel libro, a disposizione dei lettori.
Uno dei capitoli più coinvolgenti è il primo: La nascita, in cui l’autrice racconta l’ “avventura” più intensa di tutta la sua vita e la lotta intrapresa per partorire secondo natura. I ginecologi consultati le proponevano, a priori, il taglio cesareo programmato, obbligatorio, secondo loro, in una primipara ultraquarantenne.

A prescindere dall’età, la tendenza a trasformare un evento naturale in un intervento chirurgico è sempre più frequente in Italia, dove la percentuale dei cesarei ha raggiunto il 38 per cento! I valori registrati negli altri Paesi europei si attestano intorno al 20-25%, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene ottimale una media del 15%, ammessa in situazioni cliniche che giustificano il ricorso al bisturi. La sana ostinazione di Sveva è stata premiata con l’incontro di due specialisti di provata esperienza, che l’hanno preparata e condotta a partorire naturalmente. In clinica Petra non è stata mai tolta dalla sua stanza, e madre e figlia sono rimaste vicine, “pelle contro pelle”, giorno e notte. Questo contatto fisico prolungato è importantissimo per i neonati che riconoscono la mamma dall’odore, dalla voce e dal battito cardiaco. Anche l’allattamento al seno è stato un impegno irrinunciabile, portato avanti per otto mesi: nessun latte artificiale può sostituire quello materno che contiene gli anticorpi necessari a difendere il neonato dalle malattie, prima che il suo sistema immunitario divenga efficiente.
Un capitolo che interessa noi tutti è Nutrirsi, e Sveva lo apre con un bel ricordo d’infanzia: l’albero di fichi nel giardino della nonna, a Salsomaggiore; nei pomeriggi assolati di agosto si arrampicava sui grossi rami, assieme ai fratelli. “Mangiare la frutta dagli alberi era un piacere arcaico e profondo…mi sentivo nutrita dalla natura ed era un gioco assaggiare e scoprire ogni frutto diverso dall’altro”. Nell’orto, alcune sere, andava lei a raccogliere pomodori e insalata per la cena, controllandone prima il livello di crescita e il punto di maturazione, e odorando le erbe aromatiche. Il paragone con ciò che troviamo oggi al supermercato è inevitabile: verdure tutte uguali, che sembrano di plastica, spesso prive di sapore e profumo, e frutta ancora acerba, contaminata da conservanti e da altre sostanze chimiche, secondo le esigenze della grande distribuzione. E moltissime varietà sono scomparse perché conviene coltivare solo quelle ad alto rendimento.

Però il nostro paese ha il primato europeo dell’agricoltura biologica, i cui prodotti sono costosi. Il libro ci insegna a comprare direttamente dai produttori: alcuni vengono in città, in mercatini riservati, ma si può risparmiare di più entrando a far parte di un “gruppo di acquisto solidale” (GAS), costituito tra amici che a turno si recano presso un’azienda agricola, a far la spesa settimanale per tutti. Per quanto riguarda gli alimenti di origine animale, Sveva accusa gli allevamenti industriali, responsabili di emissioni di anidride carbonica più alte di quelle sprigionate dalle automobili, mentre il consumo di acqua è incalcolabile. Gli animali, costretti in spazi angusti, sono trattati con antibiotici e ormoni, dannosi per la nostra salute, e producono montagne di letame tossico, pericolosa fonte di inquinamento.
La pesca, praticata con immense flotte supertecnologiche, ha eliminato il 90% dei grandi pesci dell’oceano; per alcune specie, come il tonno rosso, occorre una severa protezione. Ma noi consumatori, con una scelta consapevole, possiamo scoraggiare tante stragi; per questo esistono nel mondo molte campagne per il consumo ittico sostenibile: in Italia il movimento culturale Slow Fish ci segnala le specie più a rischio nei nostri mari e precisa in quali stagioni si possono mangiare, evitando di portare in tavola esemplari giovani, sotto taglia. Il pesce azzurro (sgombri, alici, sardine), ricco di omega 3 e vitamine A e B, è meno contaminato dal mercurio, fa bene alla salute e alle nostre tasche.
Nel capitolo Segreti di bellezza la Sagramola ci confida di essersi salvata, con l’aiuto intelligente del marito Diego, dal diventare una donna dall’aspetto innaturale “con i lineamenti deformati dai filler e le espressioni paralizzate dal botox”. E spiega alle amiche lettrici come si possano utilizzare preparati essenzialmente naturali, di sicura efficacia ed elevata qualità. Le passeggiate nei boschi, in montagna, o lungo il mare, tonificano il corpo, mentre l’aria pulita migliora le condizioni dell’apparato respiratorio e della pelle.La nostra brava autrice è altrettanto prodiga di suggerimenti quando tratta l’argomento Abitare. La posizione, la forma, il tetto, l’orientamento e la coibentazione della casa possono ridurre al minimo il fabbisogno di energia. Si risparmia anche con elettrodomestici e lampade a basso consumo, e spegnendo le apparecchiature elettroniche quando non si usano. Per le pulizie domestiche non occorrono più di tre o quattro prodotti base che evitano di accumulare sostanze chimiche, spesso tossiche o allergizzanti; aceto, bicarbonato, acido citrico e acqua calda, se correttamente impiegati, si rivelano utilissimi. Il maggior costo dei detersivi ecologici, biodegradabili, è compensato da una più alta concentrazione. Le piante da appartamento assorbono ed eliminano molti inquinanti presenti in casa. Nel salotto luminoso di Sveva i Ficus benjamin toccano il soffitto, mentre il bagno è occupato dalle orchidee, e in cucina vegetano rigogliose le patate americane.
Pagine affettuose e commoventi sono dedicate agli Animali: quelli domestici, posseduti e amati dalla Sagramola, e i selvatici che vengono a tenerci compagnia nelle città.
Viaggiare è un tema caro all’autrice che, avendo girato il mondo per lavoro o per diletto, compresa la luna di miele in Polinesia, ci racconta le sue esperienze, trasmettendoci emozioni e consigli. Il turismo non deve avere un impatto devastante sulle popolazioni locali, ma basarsi su criteri di giustizia sociale ed economica, rispettando ambiente e culture. Un suggerimento prezioso: non bisogna cercare di vedere più cose possibili, di corsa, come se fosse una gara, ma fermarsi a conoscere la gente del posto e godere delle atmosfere e dei ritmi di vita.Il libro, che ci aiuta a vivere meglio, evitando ulteriori danni al pianeta, non è la sola novità del 2011, gradita ai tanti estimatori di Sveva: da giovedì 9 giugno, per sei settimane, la amatissima conduttrice sarà al timone di “Sei miliardi di altri”, il nuovo programma proposto da Raitre in seconda serata. Si tratta di un talk show ispirato all’opera del grande fotoreporter ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand che, intervistando cinquemila persone in 75 paesi del mondo, ha tracciato un identikit dell’umanità. Con gli ospiti in studio si affronteranno alcuni temi fondamentali trattati nelle sue videointerviste: felicità, amore, emigrazione, trasmissione di valori tra generazioni, senso della vita, infanzia. Sveva ci garantisce sempre un piacevole, tranquillo intrattenimento, contrapposto alla televisione dei “nuovi mostri”, urlata e diseducativa.
Foto:
Sveva Sagramola
- Nello studio di “Sei miliardi di altri”
- In campagna, con la figlia Petra
- Bella…ma senza filler e botox
- Con due bambine indigene, in Kenya
- La copertina del libro