MARISA SOLINAS RICORDA NANNI LOY
di Claudio Manari
Il 27 marzo scorso al cinema Trevi, per "Il cinema etico di Nanni Loy" si è svolto un incontro in omaggio al regista scomparso 20 anni fa con Giorgio Arlorio sceneggiatore, Sergio D’Offizi, direttore della fotografia, Paola Ugo curatrice del libro “Un regista fattaposta” e l’attrice Marisa Solinas.
La serata in collaborazione con l’ Associazione dei Sardi “IL GREMIO” è stata introdotta da Antonio Maria Masia, ed ha moderato Paola Ugo.
Marisa Solinas, la venere tascabile del cinema italiano, come spesso è stata definita, è stata invitata al Cinema Trevi in quanto cara amica di Nanni Loy e protagonista di uno dei suoi film più noti: “ Il padre di famiglia” del 1967, nel quale recitava con Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Leslie Caron. Tra le curiosità sul film mi piace ricordare che il ruolo dell'anarchico, interpretato da Ugo Tognazzi, fu dapprima assegnato a Totò, il quale girò anche una scena, quella del funerale. Era il 13 aprile del 1967: due giorni dopo l'attore morì.
Marisa Solinas, musa di registi come Mario Monicelli, attrice protagonista di film diretti da Bertolucci, Lee Strasberg e Alberto Sordi, è stata fra le migliori attrici del cinema italiano, ha avuto una grande stagione di successi come cantante, ha calcato le scene teatrali e i set televisivi ha posato per centinaia di riviste nazionali ed internazionali arrivando a raggiungere negli anni '60 e '70 il numero incredibile di più di 300 copertine.
Scelta da Gina Lollobrigida come modella d’eccezione per i suoi libri fotografici ha posato per lei in più di 700 immagini.
Numeri sconvolgenti per una attrice che non si è mai sottratta al ruolo di madre affettuosa nei confronti del figlio David Panone, tra l’altro presente alla serata, diventato oggi un fotografo di talento e notissimo nel mondo del cinema.
Marisa Solinas è stata apprezzata protagonista di operette ed altri innumerevoli lavori. Instancabile nel sociale ed attivissima nella difesa dei diritti degli attori.
Davvero non è forse questo il contesto per tracciare le tappe della sua carriera, ma mi si permetta di dire che non mi è chiaro il motivo per cui una donna di così grande talento non sia costantemente chiamata alla televisione o al cinema in un panorama così arido di talenti qual è quello attuale. Tornerò senz’altro sull’argomento in un successivo articolo.
Tornando alla serata al cinema Trevi, Marisa ha ricordato Nanni Loy come una persona di grande cuore, di infinita professionalità e dotato di una carica umana senza pari. Il suo cinema, la sua arte le sue idee erano improntate ad una incrollabile fede nei suoi principi, come hanno ricordato anche gli altri intervenuti ed a un’etica profonda e radicata. Le sue origini sarde erano manifeste in ogni sua azione e, come ricordato durante la serata, queste radici lo hanno accompagnato per tutta la sua vita.
Marisa ha altresì ricordato come durante le riprese del film Nanni Loy, venuto a conoscenza di un infortunio occorso al figlio, non abbia esitato a interrompere le riprese permettendole di andare subito a sincerarsi di quanto fosse accaduto.
L’intervento di Marisa si è concluso poi con un abbraccio ad Elvira Carteny che con Nanni Loy condivise tanti anni della sua vita.
Gli applausi del pubblico e le numerose domande hanno decretato il successo di questa bellissima serata.
Marisa Solinas all’uscita dal cinema è stata letteralmente sopraffatta dagli ammiratori, alcuni dei quali - tra cui il sottoscritto - recavano con sé i suoi dischi per avere la dedica e l’autografo.
L’attrice era accompagnata dal figlio David Panone, dal maestro e truccatore Ciro Cellurale e dal suo biografo Claudio Manari
Nelle foto vediamo dall'alto: Marisa Solinas con Paola Ugo, Giorgio Arlorio, Sergio D'Offizi, Elvira Carteny, Antonio Maria Masia. E poi Marisa Solinas con l'ultima compagna di Nanni Loy Elvira Carteny; infine, Marisa Solinas con Ciro Cellurale e Claudio Manari.