MALARAZZA, IL FILM CHE TUTTI DOVREBBERO VEDERE
Presentazione a Roma, al Cinema Farnese in Piazza Campo de' Fiori, del bellissimo film Malarazza (Una storia di periferia), opera seconda del regista e produttore Giovanni Virgilio distribuito da Mariposa Cinematografica, Movie Side e Xenon e prodotto da Movie Side e Xenon Produzioni Cinematografiche in collaborazione con Studi Cinematografici Siciliani. Sceneggiatura originale di Luca Arcidiacono e Giovanni Virgilio, Montaggio di Luca Carrera, Autore della Fotografia Giovanni Mammolotti.
Protagonisti gli straordinari Stella Egitto, nel ruolo di Rosaria, una giovane madre tormentata, Paolo Briguglia (che nel film è suo fratello, il transessuale Franco), David Coco (il malavitoso boss in declino, marito crudele di Rosaria e padre dispotico dell'unico figlio), Cosimo Coltraro ('U Porcu) e il giovanissimo Antonino Frasca Spada, (il figlio destinato a prendere una brutta strada). La storia, ambientata nei sobborghi di Catania (Librino), sembra essere senza speranza…
Malarazza rappresenta un esempio di cinema d’autore che non vuole essere solo spettacolo, ma che offre importanti spunti di riflessione su uno dei tanti luoghi al margine, il cui sogno di rinnovamento culturale (la cosiddetta “new town”) è stato totalmente infranto per mere ragioni politico-economiche.
In questo ritratto di un’umanità a dir poco disperata, la colonna sonora gioca un ruolo importantissimo. Il mix di generi (dal rap alla bossanova, fino al neomelodico, la musica più ascoltata nelle periferie di Catania) composto da Giuliano Fondacaro, detta i tempi e il ritmo all’incedere narrativo, amalgamandosi anche con la voce di Arisa che per la prima volta canta in portoghese il brano O pensamento de você.
“Il film” – ha spiegato recentemente il regista Giovanni Virgilio – “ci fa riflettere su quanto le periferie siano parte integrante delle città e quanto lo stato di degrado in cui sono lasciate non faccia che aumentare ingiustizie e microcriminalità. Malarazza è una denuncia delle condizioni delle periferie urbane al fine di riflettere sulla crisi della legalità nelle aree più marginali dei territori, anche se spesso localizzate nei quartieri più centrali. Territori che domandano bellezza, giustizia e sicurezza per garantire un futuro e una speranza ai cittadini che vogliono affrancarsi dalla criminalità e dall’esclusione che logorano le loro vite. Sulla base della mia diretta esperienza ritengo che le amministrazioni locali facciano molto per ricucire gli strappi fra le periferie e il resto della città, ma purtroppo molte altre istituzioni restano a guardare. Come scriveva Italo Calvino, anche le più drammatiche e le più infelici tra le città hanno sempre qualcosa di buono. Quel qualcosa, però, dobbiamo scoprirlo e alimentarlo. Solo così avremo città migliori”.
Non è escluso che da Malarazza possa nascere una serie televisiva. "I personaggi – particolarmente intensi, - ha sottolineato Paolo Briguglia che nel film è un transessuale, forse quello che più di tutti risente di un isolamento sociale sempre più dilaniante – concedono numerosi spunti narrativi che potrebbero aprire le porte ad una forma di serialità". Stella Egitto ha vissuto profondamente la sensibilità del suo personaggio, Rosaria, di cui in qualche modo ha avuto paura, per cui ha voluto conoscere a fondo i quartieri che fanno da sfondo alla storia, per meglio comprenderne e interpretare il tessuto sociale.
Nelle foto: Stella Egitto, l'attore Paolo Briguglia, l'Autore della fotografia Giovanni Mammolotti, il Regista Giovanni Virgilio.
(Foto di Claudio Patriarca – Copyright)