di Ester Ippolito
Una tre giorni di applausi, emozioni, sorrisi e ricordi (28-30 aprile) per lo spettacolo “La Vedova Allegra”, Teatro Manzoni, con la Compagnia Guarnerbros. La regia è di Edoardo Guarnera, recentemente scomparso, e l' adattamento a cura della sorella Mariella Guarnera. Uno spettacolo frutto della passione e arte coltivata in famiglia.
L'operetta non muore mai: verve, vivacità, ironia, senso dello spettacolo, bel canto, danze trascinanti, dal mitico valzer allo sfrenato can can ..... In scena atmosfera di festa all’Ambasciata del regno Pontevedrino, l’eco della Parigi più allegra e tentacolare con le ballerine Les Grisettes, scene divertenti, giochi di parole, intrighi, equivoci, tresche e gelosie, complotti per coniugare "amore e denaro", una grande musica che accompagna duetti e cori...
"E’ scabroso le donne studiar
Son dell’uomo la disperazion
Dentro e fuori un mistero esse son
Donne donne, eterni dei!"
Ecco tutti gli ingredienti de "La Vedova Allegra”, regina delle operette, capolavoro di Franz Lehàr dalle musiche intramontabilie e dallo spirito accattivante, andata in scena per la prima volta a Vienna nel 1905. Grazie alla compagnia Guarnerbros e a tutto il suo cast, e all 'impegno di Mariella e Piero Guarnera nel portare avanti la passione di famiglia e il ricordo di Edoardo, questo spettacolo si è mostrato bello ed elegante, moderno e frizzante, tanta cura nei dettagli, ottimi tempi di scena, una rivisitazione che ha saputo legare il classico a richiami di attualità, impreziosita e arricchita da momenti come la visita di Giuseppe Verdi (Pino Vasta) e la romanza cantata dalla moglie Giuseppina Strepponi (Graciela Dorbessan).
Tra splendidi costumi, danze che riempiono la scena (coreografie di Eleonora Pedini e Michela Pavese) , accendono e coinvolgono tutto il pubblico, personaggi ben delineati e padroni del palco - dall’ambasciatore (Vincenzo Pellicanò) a sua moglie Valencienne (Mariella Guarnera) invaghita del bel nobile francese (Massimiliano Drapello), dall'efficiente segretario Njegus ( Matteo Micheli) alle dame di "corte" tra le quali spicca una Patrizia Tapparelli molto spiritosa, scorre fluida la nota vicenda della bella vedova Hanna Glawari.
La fascinosa vedova, interpretata egregiamente da Annalena Lombardi, erede di un ricchissimo banchiere, è spinta a sposare un cittadino del regno per mantenere in patria questo tesoro. Il prescelto è il conte Danilo Danilowitsch (segretario d’Ambasciata), interpretato da Piero Guarnera, fratello di Edoardo, già legato alla vedova da un’antica relazione, e preda delle trasgressioni parigine (“Sì noi siam le signorine, delle sere parigine: Lolò, Dodò, Jujù, Cloclò, Margò, Frufrù.. E moi!!”. Tra ripicche e falso orgoglio non sarà facile arrivare all’esito delle trame diplomatiche ma l’amore trionferà....
Un successo meritato e dedicato a chi non c’è più come Edoardo Guarnera, artista poliedrico, cantante lirico, specializzato nel format operetta “ sicuramente presente tra noi”, come ha sottolineato al finale la sorella Mariella Guarnera, offrendo al pubblico un momento di ascolto della sua voce. Applausi a non finire per tutto il cast professionale della compagnia che ha trascinato tutti gli spettatori in un'altra epoca, tra leggerezza, schermaglie amorose, musica e danze.
I protagonisti
Annalena Lombardi, Vincenzo Pellicanò, Massimiliano Drapello, Patrizia Tapparelli, Michela Pavese, Francesco Testa, Emanuele Pedini, Pino Vasta, Piero Guarnera, Mariella Guarnera, Matteo Micheli, Alessandro Peccolo, Adriano Rosa, Diana Lenoci, Lorenzo Farina, Graciela Dorbessan, Le Grisettes (Eleonora Pedini, Roberta Rossi, Giulia Santarelli, Maria Diglio, Arianna Limina, Irene Manoli).
(Foto di Elio Ippolito)