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E a proposito di Maestranze in quarantena: ANTONIO SPOLETINI storico extras casting director

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Abbiamo catturato questo personaggio interessante, esperto e attento, e gli abbiamo posto alcune domande sul suo periodo di quarantena…

Tuo nome e ruolo con brevissima biografia o lavori più importanti fino ad oggi…

Ciao a tutti, sono Antonio Spoletini e nella mia lunga carriera sui set cinematografici ho svolto diversi ruoli, da comparsa a capogruppo, da attore ad assistente alla regia, negli ultimi anni come dicono nei film americani, sui quali lavoro, sono un extras casting director, (sorride) …

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“Ricordo ancora molto bene il mio primo film, mi sembra ieri ma era il 1948, (“ammazza come vola il tempo”). Era Il Barone di Carlo Mazza di Guido Brignone con Nino Taranto e Silvana Pampanini. Eravamo a Ponte Milvio e mio fratello Guglielmo mi fece fare il ruolo di un piccolo indiano che sventolava con un grosso ventaglio, che era più grande di me, che faticaccia quel giorno!. 

“Fui subito rapito da quel mondo, dalle voci, i rumori, le luci, dal silenzio di quando si iniziava a girare, dalla troupe che lavorava sul set, tutto quel movimento e quel darsi da fare. Mi entrò nel sangue.

In quei anni c’era molto lavoro e i miei fratelli mi hanno coinvolto nei grandi Kolossal americani che sono venuti a filmare a Cinecittà, la “Hollywood sul Tevere”… gli americani erano felici di venire in Italia da Cleopatra a Ben Hur, da La Legge di Jules Dassin a Le Lettere al Kremlino di John Huston, io e i miei fratelli li abbiamo fatti tutti.

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“Ho lavorato con tutti i grandi registi del cinema italiano e internazionale, “faccio prima a dire con cui non ho lavorato”, ad elencarli tutti non è facile: Fellini, Visconti, Pasolini, Orson Welles, John Huston, Polanski, Luigi Magni, Pupi Avati, Troisi, Alberto Sordi, Scola fino ad arrivare a Scorsese, Mel Gibson, Wes Anderson, Terence Malick , spero che non mi sono scordato nessuno, ma sono veramente tanti.

Come stai trascorrendo la quarantena? Cosa ti manca di più? Consigli e proposta per la ripartenza?

“La quarantena è stata tosta, essere rinchiusi in casa non è facile, sembra di impazzire; io prima del virus, quando non lavoravo, andavo tutti i giorni a Trastevere a trovare i miei amici, Io sono del ’37, e interrompere una routine non è facile. Per fortuna con mia moglie Vera abbiamo trovato gli spazi giusti per fare ginnastica e ciclette, adesso faccio 6 km al giorno. E poi mi mancano le mie figlie e i miei nipoti, non vedo l’ora di vederli.

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Cosa avevi appena terminato o lasciato in sospeso? 

“Prima della quarantena il film di cui sono protagonista Nessun nome nei titoli di coda di Simone Amendola era uscito in sala, siamo partiti dal Nuovo Cinema Aquila e sono state 3 serate meravigliose, il pubblico ha partecipato con entusiasmo, è stato un peccato interrompere questo percorso. Il mio produttore mi aveva confermato che diversi cinema in Italia, da Milano a Matera erano pronti a proiettarlo, un calendario fitto. Spero che quando tutto sarà terminato si possa ritornare in sala ma anticipiamo in esclusiva per voi la data speciale della proiezione del film che verrà  proiettato il 18 maggio presso il cinema teatro Kolbe di Mestre per il lancio di una arena sperimentale. 

Consigli e proposte per la ripartenza? Un tuo progetto pronto per il futuro?

“Spero che si possa tornare presto a lavoro, anche il set mi manca, ho tanti amici che vorrei salutare e rivedere. Ho sentito diverse proposte ma in questo momento è difficile valutare quando si potrà iniziare.
“Prossimo Film? Speriamo che sia presto, ho ancora voglia di lavorare!!! “

(Foto per gentile concessione di Hermes Production)