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"Art for Peace": al Palazzo della Cancelleria Apostolica di Roma

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a cura di Roberta Gulotta

Si è svolta nello splendido contesto del Palazzo della Cancelleria Apostolica in Piazza della Cancelleria in Roma, tra Corso Vittorio Emanuele II e Campo de' Fiori, (un meraviglioso esempio di architettura rinascimentale), l'inaugurazione della rassegna d'arte contemporanea ‘Art for Peace’ curata dallo storico e critico d'arte Guido Folco, direttore del mensile Italia Arte, Direttore e Presidente del Museo MIIT a Torino. 

Il Palazzo fu iniziato intorno al 1485 per volere del cardinale Raffaele Riario e vanta al suo interno oltre alle pregevoli sale espositive, il Museo interattivo dedicato al genio e le invenzioni di Leonardo Da Vinci con oltre 200 macchine progettate, 65 modelli funzionanti ricostruiti, 9 ologrammi animati, 4 teche tematiche, mèta di migliaia di turisti italiani e stranieri, un museo avvincente in quanto tutte le macchine sono perfettamente funzionanti, così da permettere un vero ed esaustivo percorso nella genialità del grande Maestro. L'edificio ospita anche il Tribunale della Sacra Romana Rota, il Dicastero della Curia romana e il Tribunale ordinario della Santa Sede. 

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Non solo Colosseo e reperti archeologici quindi per la città di Roma. Un incredibile universo, quello del Palazzo della Cancelleria, che vede luoghi affascinanti come la splendida “Sala Riaria” detta così in quanto era una sorta di anticamera utilizzata per far attendere gli ospiti che venivano ad incontrare il Cardinal Riario che merita davvero di essere visitata con i suoi incantevoli affreschi; oppure la bellissima “Sala dei Cento Giorni” posta al piano nobile affrescata da Giorgio Vasari e dai suoi aiutanti in soli 100 giorni, rispettando pienamente la richiesta del committente che aveva previsto di usare il salone per un imminente matrimonio. Il committente in questione era il severo Papa Paolo III° Farnese. 

Le pareti sono un susseguirsi di episodi fra i più rilevanti della vita del pontefice, come per esempio il celebre incontro tra il Papa, Carlo V° e Francesco I° avvenuto a Nizza nel 1538. Curiosità vuole che quando Michelangelo vide la sala, probabilmente a seguito della velocità di esecuzione degli affreschi realizzati in soli 100 giorni, abbia esclamato con una punta di sarcasmo: “E si vede!”. Sotto al Palazzo della Cancelleria però, tra le varie curiosità vi è anche un lago sotterraneo. Un luogo quindi dove il peso della storia e la bellezza dell'arte scuotono l'animo e lo spirito tanto da rendere inevitabile una visita accurata. In questo pregevole luogo ed in tempi difficili come i nostri, il tema della pace, della fraternità, dell’amore, della bellezza intesa sotto ogni aspetto, anche quello artistico, deve rappresentare il punto da cui ripartire. 

Gli artisti hanno quindi realizzato opere dal tema molto ampio, l' Arte come elemento di confronto, dialogo, tolleranza, bellezza, armonia. ‘Art for Peace’ dice Guido Folco, è stata pensata come un’esposizione internazionale dedicata ai sentimenti e condizioni umane di cui l’arte, da sempre, si fa portavoce. Amore, Libertà e Pace intesi anche come passione generale per l’arte, desiderio di liberazione dell’anima e della mente attraverso ogni forma espressiva attraverso la propria creatività. 

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La mostra ha sollecitato gli artisti quali osservatori del delicato periodo storico in cui stiamo vivendo, attenti osservatori dell'attualità, attraverso le più svariate tecniche a confronto, stili e forme. La mostra nasce anche per non dimenticare le attuali e drammatiche situazioni di guerra nel mondo, le guerre combattute con le armi che insanguinano il Pianeta, ma anche quelle combattute ogni giorno in nome del denaro, dell’egoismo, del potere, del successo. ‘Art for Peace’ è quindi anche una mostra di denuncia che coinvolge l’arte, la quale non può restare insensibile di fronte a tali tragedie e che, con la sua forza espressiva e simbolica, con il suo linguaggio profondo e universale può e deve contribuire alla risoluzione, almeno in parte, della problematica etica dell'individuo. La Pace intesa quindi come energia gestuale, come colore, come amore e bellezza, come unità, integrazione e tolleranza. La sede prestigiosa dell’esposizione si presta per tale contesto, un inno alla bellezza ai valori creativi dell'individuo che nel corso dei secoli ha sapientemente realizzato, attraverso i grandi maestri ed i grandi mecenati le meravigliose opere che ancora oggi si possono ammirare.

22robyfolcocancelleriaRoberta Gulotta con il Prof. Guido Folco 

Alla rassegna d'arte è presente anche l'Artista e Testimonial Internazionale dell'Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi Roberta Gulotta con l'opera dal titolo “Heart in Trap”: la stessa è già stata presentata nel 2015 presso la prestigiosa Strand Gallery di Londra in uno dei quartieri più rappresentativi della London City, nel quartiere dello Strand nel distretto urbano di Westminster, per la rassegna d'arte dal titolo ‘Art Shape Language’. 

“L’opera è davvero drammatica (confida l’Artista) come d'altronde il difficile momento che stiamo vivendo. Il nostro cuore intrappolato da un filo spinato come quello che caratterizza le trincee nei conflitti bellici in periodi di guerra. Lacrime e sangue perché purtroppo in guerra non vi sono né vinti né vincitori ma solo dolore e morte, abbassando così il livello umano. Le ali ed una rosa rossa rappresentano però la speranza di un ravvedimento e di una rinascita dello spirito, cosa in cui confidiamo tutti: la storia dovrebbe insegnare a non fare gli stessi errori, bensì a placare gli animi, per cui mi vedo molto dubbiosa sul fatto che l'individuo sia tale per la sua capacità intellettiva ... per la sua ragionevolezza, per il grande salto dopo anni e secoli di Storia, tra lo stato Primordiale (dove istinto ed impulso hanno la maggiore) e la capacità Intellettiva ... la Cultura, l'Arte, il Pensiero .... La Sublimazione dell'Essere ... La Poesia nell'ordinarietà del quotidiano, che rende speciali anche i gesti (apparentemente) più insignificanti ... Quanto, in realtà, siamo piccoli di fronte a questo immenso Universo ... L'individuo è capace di cose Sublimi, ma anche di cose più tristemente insulse e miserevoli”