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ARRIVA "UN MEDICO IN FAMIGLIA" 8


 - CERIMONIA FESTOSA, ALLIETATA DAL RITORNO DI LINO BANFI -

di Enrico Stella

Chi, la mattina del 1° marzo, si sia trovato a passare davanti all’ingresso della sede Rai di Roma, in viale Mazzini 14, si è imbattuto in una vivace folla di attori assai noti, intenti a salutarsi e ad abbracciarsi con manifestazioni di autentico affetto. Non avevo mai visto un cast così espansivo e affiatato, ma la spiegazione è semplice: mi trovavo di fronte alla famiglia televisiva Martini le cui prime avventure, allora limitate a un nucleo più ristretto, risalgono al 1998. E’ naturale che tra gli interpreti più presenti nel corso di tante stagioni di lavoro (234 episodi), si siano stabiliti rapporti di profonda amicizia, quasi di parentela. Dopo avere assistito a questo spettacolo genuino, certamente non preparato per i giornalisti, noi invitati della stampa ci accomodiamo nella sala in cui viene proiettato il primo episodio dell’ottava serie di Un medico in famiglia, le cui riprese si sono concluse nello scorso autunno. Poi gli attori prendono posto intorno al tavolo delle conferenze, assieme ai rappresentanti delle produzioni Rai Fiction e Publispei, e alla regista Elisabetta Marchetti. Ci viene spiegato che le nuove 13 puntate, ricche  di novità e colpi di scena, andranno in onda la domenica su Rai 1, in prima serata, a partire dal 3 marzo, con sicuro effetto aggregante sulle famiglie italiane:  si sa ormai per lunga esperienza che questa fiction-cult è amatissima da telespettatori di ogni età, dai più anziani ai bambini.

 

Al centro, animatore della festosa presentazione, ritroviamo Lino Banfi (nonno Libero), rimasto assente nella settima serie, ma richiamato ora dall’irresistibile nostalgia della famiglia, sempre più allargata, in cui stanno per venire al mondo altri tre nipotini. E, felice di non essere stato “rottamato”, racconta con orgoglio: “il mio ritorno sul set è stato auspicato perfino dal Presidente Napolitano, mentre Papa Benedetto XVI, che, esattamente un anno fa, aveva concesso un’ udienza a me e a mia moglie, in occasione delle nostre nozze d’oro,  mi ha chiamato Nonno d’Italia!”Banfi ricorda poi il produttore Carlo Bixio, presidente della Publispei, artefice di questa e di altre fiction di grande successo (come “Tutti pazzi per amore” e “I Cesaroni”),  venuto a mancare prematuramente il 28 febbraio 2011.

E gli dedica una poesia, non lacrimevole, ma di ispirazione…gastronomica, adatta al carattere allegro ed esuberante dell’amico scomparso, con il quale si concedeva, di tanto in tanto, qualche abbuffata clandestina, a base di frutti di mare e dolcetti assortiti. Bixio, valido pianista, era stato anche editore discografico e, negli anni ottanta, aveva dato nuovo impulso al Festival di Sanremo, introducendo la partecipazione del pubblico al voto.

La parola passa a un altro storico interprete, Giulio Scarpati (Lele Martini) che si presenta con una folta barba perché, dopo essersi dedicato al Medico in famiglia, sta girando l’Italia con lo spettacolo teatrale noir “Oscura immensità” di Massimo Carlotto, con la regia di Alessandro Gassmann. Scarpati ci precisa che questa volta la fiction deve essere più aderente alla realtà sociale che stiamo vivendo a causa della crisi che attanaglia il nostro paese. Così la sua famiglia, proprio nel momento in cui si annuncia il nuovo matrimonio di Margot Sikabonyi (Maria Martini) con Giorgio Marchesi (Marco Levi) e mentre la cicogna è in viaggio con tanti bebè (perfino due gemellini!), rischia di perdere l’amata, affollatissima casa di Poggio Fiorito, a causa di una truffa immobiliare che colpisce tutti gli abitanti del quartiere.

La lotta contro il cattivo di turno, Ivano Marescotti (Fulvio Magnani), un imprenditore senza scrupoli, deciso a trasformare l’intera zona in un comprensorio extra lusso, sarà  molto difficile. Ma Lele dovrà anche affrontare problemi di lavoro e fare i conti con la burocrazia e le banche.

La clinica cambia proprietà e i nuovi dirigenti hanno una concezione della professione sanitaria assai diversa dalla sua: vogliono speculare ai danni degli ammalati.

Insomma le angosce che oggi affliggono tanti italiani coinvolgeranno l’intera famiglia, ma ognuno, dai grandi ai piccini, perfettamente coesi, reagirà per fronteggiare la situazione, inventandosi nuovi lavori e soluzioni alternative, senza mai smettere di sorridere e di volersi bene. La saggezza e l’esperienza di nonno Libero, affiancato dalla consorte Enrica (la bravissima Milena Vukotic) saranno preziose per tutti. Come sempre, non sono da sottovalutare le complicazioni sentimentali, anche insidiose, di alcuni personaggi di primo piano. Chi invece vive un solido, nuovo rapporto coniugale è proprio Lele che, già padre di cinque figli e addirittura nonno, attende un altro erede da Bianca Pittaluga, impersonata dall’incantevole Francesca Cavallin. Abbiamo apprezzato molto questa raffinata attrice, protagonista dell’avvincente fiction "Tutta la musica del cuore", trasmessa il mese scorso da Rai Uno.

Al tavolo dei “big” era impossibile non notare la presenza di una deliziosa bambina, Sofia Corinto (Palù Zanin), coccolata dalla stessa Cavallin e dalla Sikabonyi, sua mamma nella finzione scenica. Sofia, otto anni, è entrata a far parte del cast dal 2011 e con il suo naturale talento ha meritato la conferma per la nona serie. Ha partecipato anche a vari spot pubblicitari; i più bei filmati figurano su You Tube e i suoi già tanti estimatori le hanno dedicato una fan page su Facebook. Per Palù, inseparabile dal coetaneo compagno di lavoro Luca Lucidi (Jonathan Levi), la recitazione è quasi un gioco divertente, soprattutto quando si tratta di girare all’aperto, in barca, come la scorsa estate. Gli autori le hanno affidato una frase chiave: “Lo sapete cosa significa Famiglia? Che non siamo mai soli…”

Il cast artistico attuale è costituito da più di 40 attori: sarebbe difficile citarli tutti. Ma, limitatamente al primo episodio, va ricordata la partecipazione straordinaria di Al Bano Carrisi che interpreta se stesso, non cantando, ma recitando: è la storia spassosa di un equivoco, nato tra lui e nonno Libero.

Una delle più interessanti new entry è Catherine Spaak, nel ruolo di Gemma Aubry, madre dei personaggi rappresentati da Francesca Cavallin e Ugo Dighero (il simpatico pasticcione Giulio Pittaluga) ed è pertanto suocera di Lele. La sua improvvisa presenza, vivace, estrosa e invadente, porta, almeno all’inizio, un ulteriore scompiglio tra i membri della già confusionaria, ma allegra tribù Martini.

Prima del lancio del backstage, il direttore di RaiUno, Giancarlo Leone, ci rassicura sul futuro della più inossidabile fiction: “RaiUno cambia pelle, ma non vuole cambiare Un medico in famiglia. E’ uno dei nostri cavalli di battaglia, uno dei nostri punti fermi. Ha accompagnato per tanti anni le famiglie italiane; il Medico non si tocca!”