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Alessandro Molinari, un Musicista entusiasta che ama Bach e Strawinsky

23molinaripivioIl Maestro Alessandro Molinari (a destra) con Pivio, Presidente di ACMF

Abbiamo intervistato il Maestro Alessandro Molinari, reduce dal Festival di Venezia, dove ha preso parte al Forum predisposto dall’ACMF - Associazione Compositori Musiche da Film nell’ambito de Le Giornate degli Autori. Molinari, che è Vice Presidente dell’ACMF, ha un curriculum imponente ed ha composto musiche per il Cinema, il Teatro, la Televisione, la Radio, commedie musicali, danza, ginnastica ritmica sperimentale, pubblicità, canzoni e cortometraggi.

12Molinariuno- Alessandro Molinari, una vita per la musica: pianista, arrangiatore, direttore d’orchestra, compositore. Quale di questi aspetti ti è più congeniale, quale ami di più? 

Sono aspetti diversi ma complementari, e tutti estremamente gratificanti: io sono un entusiasta di natura e non saprei dire quali di questi sia preponderante o più coinvolgente. Li affronto tutti con grande gioia e curiosità, anzi, sto sperimentando anche altre esperienze: la recitazione, la scrittura.

- Con quale regista (o quali registi) hai lavorato meglio?

Anche qui non saprei rispondere: il confronto e la dialettica col regista sono, quasi sempre, molto stimolanti. Posso dire che i registi con i quali ho lavorato di più, e fruttuosamente, sono Marco Serafini, con il quale ho realizzato vari film, in Italia e all'estero, e varie stagioni del Commissario Rex, e Francesco Apolloni, avendo scritto la musica di tutti i suoi film.

- La musica per il teatro, è impegnativa?

La musica per il teatro lascia grandi spazi alla creatività ed è un terreno di sperimentazione ineguagliabile. Io ho realizzato le musiche per quasi 100 spettacoli e ogni volta vedere gli attori che "vestono" e "muovono", in diretta, il tessuto sonoro che hai creato, è da lasciare senza parole. A teatro sono gli attori i primi fruitori delle musiche che scrivo, e il feedback è immediato: funziona o non funziona....e se non funziona bisogna trovare altre strade.

Qual è l’autore classico che preferisci e perché ?

Ne vorrei citare vari, ma non posso non pensare a Bach, del quale suono brani del Clavicembalo ben temperato ogni mattina, appena sveglio. Poi c'è Strawinsky. Ogni volta che ascolto, suono o dirigo musica di Igor Strawinsky sono rapito e stupito della sua capacità di trasmettere emozioni su più livelli, rimanendo sempre originale e profondissimo: ogni sua nota ha una ragione di essere ed è come se la si sentisse per la prima volta. Si sente spesso dire che le note sono sette (o dodici)....ecco, allora forse Strawinsky ne ha scoperte molte, molte di più.

(Foto Ufficio Stampa ACMF)