"Aggiungi un posto a tavola" festeggia i suoi primi 50 anni ....
Con Giovanni Scifoni e Lorella Cuccarini al Brancaccio di Roma
di Elio Ippolito
Continua la felice avventura del musical più amato dagli italiani ovvero "Aggiungi un posto a tavola". Avventura iniziata l'8 dicembre del 1974 al Teatro Sistina, seguita da un successo testimoniato da numeri importanti: oltre 2 milioni di spettatori in 8 edizioni, quasi 1.800 repliche in 100 città italiane, 32 edizioni tradotte in dieci lingue, tour mondiali.
Dal 29 novembre al 6 gennaio 2025 il Musical, ottava edizione, con un cast rinnovato, sarà al Teatro Brancaccio di Roma, diretto da Alessandro Longobardi , per festeggiare questo anniversario. Una edizione speciale che vuole omaggiare e ricordare il valore di questa commedia musicale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, con le musiche di Armando Trovajoli, le coreografie di Gino Landi, scenografie e costumi di Giulio Coltellacci, e tutti i prestigiosi interpreti che hanno dato vita a questo spettacolo in questi anni, da Jonny Dorelli a Bice Valori, fino a Gianluca Guidi e molti altri.
In scena , per la nuova stagione, Giovanni Scifoni, nel ruolo di Don Silvestro, special guest Lorella Cuccarini, nel ruolo di Consolazione, con la regia e messa in scena di Marco Simeoli, un veterano di questo spettacolo (a suo carico 800 repliche), nel quale ha intepretato (e interpreta anche in questa edizione il sindaco) e Toto. Sofia Panizzi debutta nel ruolo di Clementina, Toto sarà interpretato da Francesco Zaccaro, confermata Francesca Nunzi nel ruolo di Ortensia e in alcune repliche in quello di Consolazione. E 16 performer /danzatori. Solo a Roma, al Brancaccio, per festeggiare l’evento del cinquantenario, ci sarà l’ orchestra dal vivo composta da 13 elementi diretta dal maestro Maurizio Abeni. “La voce di lassù”, interpretata da Enzo Garinei per quattro stagioni, verrà mantenuta in suo onore. Di qualità anche il cast creativo composto dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli; Gabriele Moreschi , scenografo che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia con il doppio girevole e la grande arca; Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, anche questi di Giulio Coltellacci. Il disegno luci è di Emanuele Agliati ; il disegno fonico è di Emanuele Carlucci/Tommaso Macchi . Le coreografie originali di Gino Landi sono riprese da Cristina Arrò; la scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione del ’74 e da Antonio Dari per la parte meccanica; i costumi sono confezionati dalla Sartoria Brancaccio.
Lo spettacolo è stato presentato in conferenza stampa a Palazzo Valentini a Roma alla presenza delle istituzioni capitoline e della Città Metropolitana, che hanno sottolineato il valore di questo prodotto teatrale e dei suoi contenuti , apprezzando molto il cast prescelto.
" Ho cercato di fare - le parole di Marco Simeoli - una ripresa teatrale della regia di Garinei e Giovannini, ritrovando le lnee guida di 50 anni fa. MI sono impegnato per un’edizione indimenticabile che onori gli autori che nel 1974 concepirono una delle più belle Commedie ". "Questo è il mio primo musical .- ha detto Scifoni - La proposta all'inizio mi ha un pò terrorizzato ma il sostegno e i consigli di Marco Simeoli sono stati fondamentali , e raccontare di un mondo bello e buono fa sempre bene".-
" La proposta di Longobardi - ha fatto eco Lorella Cuccarini - mi ha messo un pò di paura pensando alle grandi artiste che mi hanno preceduto. Nel 2025 festeggio 40 anni di carriera , così ho deciso dii farmi un regalo. E mi sono butttata".
" La proposta di Longobardi - ha fatto eco Lorella Cuccarini - mi ha messo un pò di paura pensando alle grandi artiste che mi hanno preceduto. Nel 2025 festeggio 40 anni di carriera , così ho deciso dii farmi un regalo. E mi sono butttata".
Cinquant'anni e non sentirli
Aggiungi un posto a tavola si conferma come un evergreen che fa parte pienamente della storia dello spettacolo , che tra musica , danza e ironia continua a portare messaggi di inclusività, solidarietà e pace, di cui abbiamo molto bisogno, dove si sfiorano temi religiosi come la salvezza dell'umanità, e temi legati al sacerdozio (celibato dei preti) . Per onorare le 50 candeline, non solo grande spettacolo ma anche una serie iniziative collaterali .
Nell'ambito del progetto “Cinquant'anni e non sentirli”, ideato e promosso da Viola Produzoni che fa capo ad Alessandro Longobardi, sarà infatti allestita una mostra che ripercorrerà la storia dello spettacolo con video, foto e cimeli, ed è prevista una speciale serata d'onore, domenica 8 dicembre, con la partecipazione di tanti protagonisti delle edizioni passate in un grande ritorno. Infine, seguendo il messaggio del Musical (accoglienza, inclusività, solidarietà), sono previsti biglietti destinati a famiglie meno abbienti favorendo l'accesso al teatro. Una operazione realizzata in collaborazione con la Fondazione Marcantonio Brancaccio, presieduta dal sindaco Roberto Gualtieri e con l'Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale.
Dopo Roma il musical partirà in tour nelle principali città italiane fino a marzo 2025.
La trama
La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale. Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese. Finita l’arca, al momento dell’imbarco, interviene un cardinale inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro che a suo dire disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio, sull'arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, rifugio sicuro, per condividere con i suoi fedeli quel terribile momento. Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio, imposta l’arcobaleno. Si chiude su una tavola in festa celebrando il ritorno alla serenità benedetta da Dio.
La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale. Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese. Finita l’arca, al momento dell’imbarco, interviene un cardinale inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro che a suo dire disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio, sull'arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, rifugio sicuro, per condividere con i suoi fedeli quel terribile momento. Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio, imposta l’arcobaleno. Si chiude su una tavola in festa celebrando il ritorno alla serenità benedetta da Dio.